1993

NASCE IL FESTIVAL


Attilio Fellegara, fresco 51enne di Castel San Giovanni, ex-batterista di Hermits e Rookies, è l’uomo al quale dobbiamo il Festival Beat. Se l’è inventato nel lontano 1993 e l’ha gestito per alcune edizioni prima di passare il testimone a Gianni Fuso Nerini. Attilio, chi lo conosce lo sa, non ama stare sotto la luce dei riflettori. Lo faceva, suo malgrado, quando picchiava i tamburi delle sue bands, ma nel ruolo di organizzatore del Festival ha sempre preferito restare defilato. Questione di carattere. Si è inventato un evento nel periodo più difficile per la musica sixties, i primi anni novanta, e l’ha accompagnato per tutto il decennio in una crescita costante. Attilio non ha mai approfittato del suo ruolo per monopolizzare il palco e al Festival si è esibito solo due volte, la prima con gli Hermits nel ’93 e la seconda cinque anni dopo, nel ’98, con i Rookies. Per il resto, lo si è sempre visto circolare con le sue t-shirt a strisce colorate tra il palco e i banchetti degli espositori, mai nervoso (anche quando c’erano le ragioni per esserlo), sempre disponibile con tutti. Insieme a lui è utile ricordare gli albori del Festival.

Quando ti è venuta l’idea del Festival Beat?
Il Festival nasce nel ’93 ma covavo l’idea già da qualche anno. Io ho vissuto in pieno e con grande coinvolgimento il garage-revival della metà degli anni ottanta. Leggevo gli articoli e le recensioni che uscivano su Rockerilla, compravo dischi, andavo ai concerti. Ne ricordo alcuni bellissimi: i Nomads a Milano nell’85, i Chesterfield Kings, i Creeps, gli Stomachmouths, ma soprattutto i Fuzztones allo Small di Pieve di Cento nel maggio dell’85, un concerto che per me fu un’autentica folgorazione. Noi appassionati di quella musica però venivamo liquidati come dei revivalisti, e la cosa non mi piaceva. Anche negli anni successivi, quando la scena dei mid-80’s era già tramontata, vedevo che il sottobosco era ancora vivo, lo capivo dagli annunci su Rockerilla, Rumore e sulle fanzines di quel periodo, tanti gruppi nuovi che nell’indifferenza generale continuavano a fare musica ispirata ai sixties, come anche la mia band, gli Hermits, che nascono nel ’91. Insomma, il movimento era nell’ombra ma esisteva. Suonando in giro con gli Hermits ho allacciato i primi contatti con le altre bands e con tanti appassionati…

Nel ’93 e nel ’94 il Festival si tiene sull’asfalto, a temperature assassine, con la compagnia delle proverbiali, feroci zanzare locali che diventano un “must” e il simbolo di quelle prime edizioni, tanto da diventare il logo stesso della manifestazione e finire su manifesti, adesivi e magliette. Domenica 27 giugno 1993 il Festival Beat si tiene a Castel San Giovanni, nel cortile del Palazzetto dello Sport: sul palco 99th Floor, i Bag One, i Cavemen Eaters, i Cave Dogs, i Croakers, gli Hermits, i Mofos, gli Sciacalli e gli Space Cakes

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